2010 PERU’

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PERU’ IN FUORISTRADA

7 – 24 Ottobre 2010. Viaggio alla scoperta delle antiche culture, dalle culture Chavin e Paracas fino all’Impero Incaico passando attraverso la  cultura Mochica e quella di Nazca.
Un itinerario a bordo di mezzi fuoristrada, alla scoperta di paesaggi e genti, che alterna la visita di città e luoghi conosciuti a realtà e ambienti sconosciuti. Il percorso Arequipa, Colca, Puno, Cusco fino Abancay e da Ayacucho a Lima si svolge su strade asfaltate con brevi tratti sterrati, mentre da Abancay ad Ayacucho il percorso è su strada sterrata.

 

Giovedì 7 ottobre: Venezia-Lima. Partenza con voli Iberia Venezia – Madrid e Madrid – Lima. Arrivo a Lima nel pomeriggio e trasferimento in Hotel. Cena libera.

Venerdì 8 ottobre: Lima – Arequipa. Giornata dedicata alla visita della città di Lima: il centro coloniale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, con la Plaza de Armas racchiusa fra i fastosi palazzi dell’epoca coloniale, la bella Cattedrale dove è custodita la tomba del conquistatore Pizarro e la chiesa di San Francesco con l’annesso monastero.
Visita del Museo Nazionale di Archeologia e Antropologia, dove si possono ammirare i tesori ritrovati di tutte le civiltà precolombiane.
Al termine della visita trasferimento in aeroporto e partenza con volo Lanperu per Arequipa (2363 m/slm).

Sabato 9 ottobre: Arequipa. Mattinata dedicata alla visita della città coloniale di Arequipa, chiamata la città dell’eterna primavera, nel panorama dei vulcani Misti (5822 m) e Chachani (6075 m) che sovrastano l’ampia vallata in una conice suggestiva.
Visita della bella Plaza de Armas, della Cattedrale e delle interessanti chiese barocche, del Monastero dei Jesuiti e del Monastero si Santa Catalina, importanti testimonianze di architettura coloniale ispanica, tra le meglio conservate del Perù.
Escursione al Mirador de Yanahuara da dove si osserva il panorama della città e dei vulcani circostanti. Al rientro visita dei terrazzamenti preincaici di Chilina.
Pomeriggio libero.

Domenica 10 ottobre: Arequipa – Chivay. Partenza con mezzi fuoristrada per la valle di Chivay (175km – circa 4 ore) risalendo il passo di Patapampa, posto a 4910 metri di quota. La discesa per il canyon del Rio Colca (3350 m/slm) attraversa i terrazzamenti incaici ancora oggi utilizzati dai contadini per la coltivazione di patate e mais. Possibilità di un bagno nelle acque calde delle Terme di La Calera).

Lunedì 11 ottobre: Canyon del Colca – Puno. Di primo mattino escursione alla Cruz del Condor per osservare lo spettacolare Canyon del Colca e il mitico uccello sacro per il popolo Inca: il condor andino. Sfruttando le correnti ascensionali di aria calda il condor risale, in maestoso volo, la gola del Canyon, tra i più profondi al mondo.
Visita dei villaggi lungo la Valle del Colca caratterizzati dai terrazzamenti incaici ancora utilizzati dai contadini e dove le donne vestono costumi tipici molto raffinati con influenza della moda dell’epoca coloniale spagnola.
Partenza per Puno (320 km – circa 6 ore). Passando ai piedi del vulcano Chachani (6075 m) si risale la strada asfaltata che conduce sull’altipiano andino la puna, attraverso i Parchi di Salinas e Aguada Blanca, posti ad una altezza media di 4000 metri, nel paesaggio della Cordigliera Centrale dove si possono osservare colonie di fenicotteri sulle rive delle lagune.
In prossimità di Juliaca, visita della necropoli preincaica di Sillustani, utilizzata dagli andini di cultura Tiauanaco per la sepoltura dei re, le cui tombe sono state semidistrutte dai saccheggi e dai fulmini.
Si prosegue per Puno, cittadina posta a 3800 metri di quota, sulle rive del Lago Titicaca.

Martedì 12 ottobre: Lago Titicaca (Isola di Taquile). Secondo la leggenda andina, dalla schiuma del Lago Titicaca emersero Manco Capac e Mamma Oclio, i capostipiti della dinastia del Sole. Insieme partirono verso nuovi territori sulle Ande dando origina alla cultura e alla storia del popolo Inca.
Visita delle isole galleggianti di totora nella Baja di Juli, dove un tempo viveva il popolo Uros, di cultura Aymara. Purtroppo oggi le isole sono diventate una discutibile attrazione turistica.
Proseguimento della navigazione sul Lago Titicaca per raggiungere l’Isola di Taquile (3 ore di navigazione). Arrivo al porticciolo dove si risale un sentiero, tagliato nei terrazzamenti coltivati, che conduce al villaggio.
Tempo a disposizione prima del rientro a Puno.

Mercoledì 13 ottobre: Puno – Cusco. Inizio della tappa che conduce alla città di Cusco (380 km – circa 8 ore) attraverso l’arido altipiano che risale dolcemente il passo La Raya (4300 m/slm), ai piedi del ghiacciaio ‘Santa Rosa’, dove si possono osservare branchi di camelidi andini.
Discendendo nelle fertili valli di Sicuani e Cusco si visitano le rovine del tempio dedicato a Viracocha, massima divinità Inca, da cui, secondo la cosmologia andina, discenderebbe tutto l’universo e si osservano nella chiesa di Andahuaylillas (XVII sec.), chiamata la Cappella Sistina del Sud America, i meravigliosi affreschi di artisti anonimi e gli altari dorati.
Lungo il percorso, dopo Ayaviri, si visita la vallata del Canyon de Tiniajani per osservare la Puja, una pianta endemica che il botanico milanese Antonio Raimondi, scoprì verso la fine dell’800 nella zona di Chavin di Huantar, nel nord del Perù.
In serata arrivo a Cusco.

Giovedì 14 ottobre: Cusco. Posta a 3350 m di quota, Cusco, che in lingua quechua, parlata dagli Incas, si traduce in l’ombelico del mondo, è la capitale dell’Impero Inca, di cui rimangono ben conservate le imponenti rovine del suo passato glorioso. I siti archeologici, i tesori dell’epoca coloniale, i mercati colorati, le chiese e le piazze, fanno di Cusco la più affascinante città del Sud America.
Visita della caratteristica Plaza de Armas contornata dalle abitazioni in stile coloniale con i tipici balconi in legno lavorato, la Cattedrale, il tempio incaico di Coricancha anche chiamato il Tempio del Sole, il caratteristico quartiere di San Bias dove i palazzi dell’epoca coloniale sono stati costruiti sulle fondamenta dei palazzi incaici e dove si trovano gli artigiani e gli antiquari più importanti della città.
Nel pomeriggio visita dei gruppi archeologici più importanti nei dintorni di Cusco: i centri cerimoniali di Tambomachay, Pucapucara e Qenqo, e la spettacolare fortezza di Sacsayhwaman.

Venerdì 15 ottobre: Cusco – Moray – Maras – Chincheros – Machu Picchu Pueblo. Percorrendo ol panoramico altipiano di Cusco, sovrastato dal Nevado Salkantay (6271 m), si visita il villaggio andino di Chincheros, dove nella chiesetta coloniale si potranno osservare interessanti dipinti e affreschi del 1600, risalenti alla scuola pittorica ispanica di Cusco.
Visita dei vivai di Moray, enormi crateri lavorati a mano e utilizzati dagli Incas per acclimatare i semi di cereali, patate e fiori tropicali alle quote andine e delle saline incaiche di Maras, ricavate sul pendio di una montagna, ancora oggi utilizzate dagli abitanti per l’estrazione del sale.
Partenza per Ollantaytambo e visita delle rovine della fortezza incaica, ultimo baluardo di resistenza di Manco Inca al conquistador Pizarro.
Al termine, trasferimento alla stazione e partenza con il trenino che conduce a Machu Picchu Pueblo. Il percorso si snoda lungo il suggestivo panorama della Sacra Vallata degli Incas per poi inoltrarsi nell’ambiente selvaggio dell’alta valle dell’Urubamba tra gole spettacolari rivestite di fitta vegetazione pluviale.
Arrivo a Machu Picchu Pueblo (2040 m/slm), un piccolo e caotico villaggio sorto attorno ai binari della ferrovia.

Sabato 16 ottobre: Machu Picchu – Valle Sacra. Al mattino presto si risale in pulmino il colle che porta alle rovine di Machu Picchu, poste a 2350 metri di quota, per assistere al magico gioco dei primi raggi di sole che illuminano le pietre della cittadella incaica.
Visita guidata del centro archeologico più importante del Sud America, dove si trovano le rovine dell’inaccessibile rifugio dell’ultimo Re inca, scoperte nel 1911 dall’archeologo Hiram Bighman.
Al termine della visita si può raggiungere, in circa un’ora di cammino, la Porta del Sole: Inty Punku, in lingua quechua, l’ingresso a Machu Picchu dal Camino Inca.
Rientro a Machu Picchu Pueblo e partenza con il treno per Ollantaytambo.

Domenica 17 ottobre: Valle Sacra – Cusco. Escursione nella valle del Rio Urubamba, il granaio degli Incas, che per la sua fertilità e bellezza fu considerata sacra dal popolo andino. La vallata si estende per circa 100 km, in un paesaggio magico.
Visita delle rovine di Pisac e del folcloristico mercato che si svolge nella piazzetta della chiesa.
Nei giorni di mercato si radunano i capi villaggio quechua e queros provenienti dalle valli limitrofe, vestiti dei loro costumi tradizionali.
Proseguimento per Cusco. Pomeriggio libero.

Lunedì 18 ottobre: Cusco – Andahuaylas. Si prosegue il viaggio, riprendendo i mezzi fuoristrada, per l’attraversamento delle Ande da Cusco alla costa del Pacifico. Si discende nella valle del Rio Limatambo per poi risalire il colle di Saihuite (3900 m/slm), nel panorama della Cordillera Vilcabamba con il Nevaio Salcantay (6271 m). Superata la cittadina di Abancay si percorre la strada sterrata che segue la valle del Rio Apurimac e, dalla Laguna Pacucha, si raggiunge Andahuaylas (335 km – circa 8 ore). Pernottamento in modesto hotel.

Martedì 19 ottobre: Andahuaylas – Ayacucho. Proseguimento del viaggio in un continuo sali e scendi con passi in quota (4000 m/slm) e altipiani che terminano alla cittadina di Ayacucho (252 km – circa 7 ore) posta a 2760 metri di quota.

Mercoledì 20 ottobre: Ayacucho. Mattinata dedicata alla visita della bella città di antica origine preincaica, occupata dall’impero incaico e successivamente dai colonizzatori spagnoli. Visita del caratteristico mercato coperto dove le donne andine gestiscono il commercio alimentare, visita di alcune delle 33 chiese ispaniche, in stile barocco.
Nel pomeriggio escursione alle rovine di Wuari, un centro archeologico preincaico (450/900 d.C.) e sosta alla Pampa Quinua, dove si svolse l’ultima battaglia tra spagnoli e peruviani per l’indipendenza del Perù nel 1821.

Giovedì 21 ottobre: Ayacucho – Ica. Partenza per la città desertica di Ica (390 km – circa 6 ore) risalendo un passo a 4200 metri per poi discendere fino alla costa del Pacifico. Lungo il percorso sosta al Tambo Colorado, un’interessante cittadella incaica. Visita del Museo Regionale di Ica, per conoscere le culture preincaiche della costa.

Venerdì 22 ottobre: Ica – Nasca – Ica. Partenza per Nasca (140 km – 2 ore) e visita dell’interessante Museo Antonini, per conoscere le civiltà precolombiane delle rovine di Paredones e degli acquedotti incaici.
Osservazione di qualcuna delle misteriose linee tracciate sulla Pampa di Jumana.
Le linee, studiate per tutta la sua vita dall’archeologa Maria Reiche, ancora oggi rappresentano il più grande enigma della storia archeologica del Perù.

Sabato 23 ottobre: Ica – Paracas – Lima – Rientro in Italia. Al mattino presto partenza per Paracas (65 km – circa 1 ora). Escursione in barca a motore alle Isole Ballestas, anche chiamate isole del guano e considerate le piccole Galapagos del Perù.
Sui faraglioni e lungo le spiagge sassose degli isolotti si possono osservare le numerose colonie di otarie, leoni marini, pinguini, sule dalle zampe blu, cormorani e altre specie di uccelli.
Al rientro escursione alla riserva naturale di Paracas, dove le scogliere desertiche tagliano l’Oceano creando delle curiosità geologiche prodotte dall’erosione del vento e delle onde.
Al termine si prosegue per l’ultima tappa del viaggio che conduce direttamente all’aeroporto di Lima (250 km – circa 4 ore) in tempo utile per la partenza del volo Iberia Lima – Madrid.

Domenica 24 ottobre: Arrivo in Italia. Arrivo a Madrid e proseguimento con il volo Iberia Madrid-Venezia. Arrivo previsto in serata.

Organizzazione: Earth viaggi – Lecco