2013 NEBRODI E MADONIE

arabaonline
naturaliter

NEBRODI: 4 agosto 1993 la data di istituzione del Parco Naturale Regionale dei Nebrodi, 85.600 ettari di area protetta è l’estensione. Una la Regione: Sicilia; 3 le Provincie: Messina, Catania e Enna. 21 i Comuni (Bronte con i suoi 19.800 abitanti, il più popoloso). 1847 mt. monte Soro, cima più elevata. 70 km. è l’andamento orografico. Se ancora immaginate una Sicilia arida ed arsa di sole, è solo perchè non conoscete ancora i Nebrodi: fitti boschi (leccio, sughera, rovere, cerro, aceri, frassini, faggi, etc..); verdi pascoli d’alta quota, silenziosi laghi e fluenti torrenti. Anche per questo gli arabi definirono questi monti: “ un’isola nell’isola”. L’andamento orografico è caratterizzato dalla dolcezza dei rilievi, dovuta alla presenza di estesi banchi di rocce argilloso-arenacee: le cime presentano fianchi arrotondati con estese terrazze sommitali e si aprono in ampie vallate solcate da innumerevoli fiumare che sfociano nel Mar Tirreno. Laddove, però, predominano gli affioramenti calcari, il paesaggio assume aspetti dolomitici, con profili irregolari e forme aspre e fessurate. E’ questo il caso di Monte San Fratello (716 metri s.l.m.) e, soprattutto, delle Rocche del Crasto (1315 metri s.l.m.). La presenza dell’uomo sui Nebrodi è documentata sin dalle poche più remote. In particolare, sul Monte Scurzi sono stati individuati livelli di età pregreca e greco-arcaica. E della civiltà sicana parla la leggenda: la mitica Krastos (sita sulle odierne Rocche del Crasto, per l’appunto), da cui discenderebbe l’attuale Longi. Al 447 a.C. risale la fondazione di Kalé Acté (Caronia), ad opera del condottiero siculo Ducezio. L’ellenizzazione dell’isola (VIII-III secolo a.C.) comportò, anche sui Nebrodi, la nascita, spesso la rifondazione, di numerosi centri: Randakés (Randazzo), Apollonia (S. Fratello), Amestratos (Mistretta), Alontion (S. Marco d’Alunzio).

MADONIE: 9 novembre 1989 la data di istituzione del Parco Naturale Regionale delle Madonie; 39.679 gli ettari di area protetta è l’estensione. Il 2% della superficie dell’isola. Una la Regione: Sicilia; una la Provincia: Palermo; 13 i Comuni: Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo,Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, S. Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni. 1979 mt. Pizzo Carbonara, la cima più elevata. Ospita oltre la metà delle 2.600 specie presenti in Sicilia e circa 150 dei 200 endemismi. La fauna è caratterizzata dal 65% degli uccelli nidificatori e da tutti i mammiferi presenti in Sicilia. Si trovano le più antiche rocce di Sicilia, lo documentano i numerosissimi fossili che si rinvengono nelle zone calcaree della catena montuosa. Le vette, Pizzo Carbonara (1979 m.), Monte San Salvatore (1912 m.), Monte Ferro (1906 m.) Monte Ouacella (1869 m.), Monte dei Cervi (1656 m.), presentano ognuna un’aspetto diverso: tondeggianti o aguzze, coperte di vegetazioni o spoglie, disegnano valli, pianori, altipiani, dirupi e dorsi dolcemente ondulati. L’area madonita presenta tre zone distinte: la fascia costiera del versante settentrionale, protetta dai venti africani in cui si trovano i più fitti boschi, gli uliveti secolari, i sughereti, i castagneti, i frassini da manna, i querceti a roverella e nuclei da agrifoglio di Piano Pomo. La vasta catena montuosa conserva invece il manto boschivo di leccio e faggio e presenta numerosissime specie endemiche tra le quali L’Abies Nebrodensis, relitto di antiche glaciazioni. Il versante meridionale assolato e spoglio o verdeggiante e mite nel susseguirsi mutevole delle stagioni è “L’aspetto della vera Sicilia; ma è anche un dolce susseguirsi di dorsi montani e collinosi tutti coltivati a frumento e ad orzo”. Fin dalle epoche più remote, l’uomo ha lasciato su queste montagne, i segni della sua presenza confermati dai rinvenimenti nella grotta del Vecchiuzzo vicino a Petralia Sottana, in alcune grotte e abissi nei pressi di Isnello e Gratteri e dai reperti pre-ellenici della Rocca, il promontorio che domina Cefalù e la sua bella cattedrale normanna.

Sabato 22 giugno:  Monti Peloritani monte Dinnamare – Longi. Partenza da Padova per l’aeroporto di Venezia per prendere il volo Venezia – Catania. Incontro con le ns. Guide e trasferimento con pullman a Rometta (ME). Rometta (mt. 590) / cresta dei Peloritani (1000 mt) / monte Dinnamare (mt.1127). Dalla cima del Dinnamare si domina un panorama spettacolare: sull’Etna, l’Aspromonte, la costa calabrese, le isole Eolie e lo stretto di Messina, uno dei luoghi più affascinanti del Mediterraneo. Difficoltà: E, durate 5 h. Successivamente trasferimento di 60 minuti a Longi sui monti Nebrodi. Sistemazione in appartamenti situati in centro storico. Visita al Museo Naturalistico “La Pedagna”.

Domenica 23 giugno: Monti ed ospitalità dei Nebrodi.  Trek: Longi (m 612) /Rocca che Parla (m 1253)/Rocca Calanna (m 1052)/Valle Calanna/ Alcara Li Fusi (m 398). Difficoltà: E; durata: 6h ca. (soste comprese).Transfer con pulmini ad Alcara Li Fusi per visita ad un’antica fontana. Successivamente, trasferimento a Longi. Cena e pernottamento a Longi.

Lunedì 24 giugno: Attraversata, tra borghi e ambienti “tipici siciliani”, dai Nebrodi alle Madonie. Transfer da Longi (Nebrodi) alle Madonie con soste turistiche a: Santo Stefano di Camastra (centro internazionale di produzione di ceramiche pregiate); e a Sperlinga per visita del Castello. Proseguimento del transfert a Petralia Soprana per visita turistica. Successivamente transfert a Contrada Pomieri, nel cuore delle Madonie.

Martedì 25 giugno: Monte San Salvatore. Transfer fino a Contrada Pomieri per inizio della traversata del Monte S.Salvatore. Trek: Piano Pomieri (mt.1330) ,M. S. Salvatore (mt.1912),Cresta Ovest (mt1837),Piano Noce (mt.1250). durata: 6h ca. (soste comprese).

Mercoledì 26 giugno: Panorami e praterie.Trasferimento in 30’ a località Piano Battaglia Trek: P.Battaglia (mt.1600);Sella M.Ferro (mt.1750);Pizzo Stefano (mt.1568);C.le Faguare (mt.1407); Piano Battaglia. Difficoltà: E; durata: 7h ca. (soste comprese).

Giovedì 27 giugno: Montagne e borghi delle Madonie. Trasferimento in 30’ a località Piano Battaglia. Trek: P.Battaglia (mt.1600); P.zo Carbonara(mt.1969); P.zo Costio (mt. 1826); C.zzo Luminario (mt. 1512); Piano Pomo (agrifogli giganti) (mt. 1350); Piano Sempria (mt 1192); durata: 7h ca. (soste comprese). Transfer Castelbuono e visita al centro storico. Trasferimento a Cefalù.

Venerdì 28 giugno:  Cefalù. Transfer a Cefalù. Visita della Cattedrale, centro storico e breve escursione al Castello di Cefalù. Pomeriggio libero.

Sabato 29 giugno: Cefalù – Palermo – Padova.  Tempo a disposizione e partenza per l’aeroporto di Palermo. Volo Palermo – Venezia.  Rientro a Padova.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.